“DIO C’E’ MA NON SI VEDE” DI NUOVO IN SCENA A PIEDIMONTE MATESE.

PIEDIMONTE MATESE – Ritorna in scena, dopo il grande successo
di pubblico riscosso lo scorso anno, la commedia “Dio c’è ma non si vede”
a cura del Laboratorio Teatrale A.G.P. “Tittina del Vecchio”. Nell’ambito della Rassegna

Teatrale “PIEDIMONTEATRO
CHE UNISCE” il Laboratorio Teatrale A.G.P. “Tittina del Vecchio” Giovedì
4 Gennaio 2024 alle ore 19,30, presso l’Oratorio San Domenico
Savio riproporrà “Dio c’è ma non si vede” uno spettacolo diviso
in tre atti ambientato in una città futuristica, i personaggi infatti si
muovono in una Napoli del 2050. Fulcro della commedia, scritta da Denny
Arrichiello, è la famigliola Boncristiano pronta per partire per i
festeggiamenti del Grande Giubileo. Pio
Boncristiano, il capofamiglia, arricchitosi con una stramba impresa di pompe
funebri, non vuole altro che essere ricevuto dal Santo Padre, a Roma, ma
all'improvviso, si trova alle prese proprio con un importante cimelio
ecclesiastico: la chiave della porta Santa. Tutto salta quando la “boss” della
Camorra napoletana Laura Lampa, giunge sulle sue tracce e scopre
che per un banale scambio di valigie, la preziosa reliquia che da
criminali è stata rubata, finisce in casa di Boncristiano. La famiglia, molto
cattolica ma ignorante, è divisa tra il sentimento di dovere di portare la
reliquia a Roma per salvare il Giubileo e il timore di essere uccisi dai
camorristi in cerca della chiave sparita per errore. Tutti si trovano così
accerchiati dalla malavita napoletana, le autorità e le loro coscienze, a
cercare di salvare il Giubileo, famiglia, dignità e anche la pelle.. Gli intrepreti e i personaggi che
andranno in scena sono: Giacomo Russo (Narratore), Marisa
Di Santo (Maria), Gianluca Sorrentino (Pio), Pina
Festa (Assunta), Adriana Leonetti (Dolores &
Boss), Luigi Macaro (Ferdinando), Francesco Lutri (Don
Alfonso), Pierluigi Marro (Pittbull), Domenico Cerchia (Dobberman), Gino
Palumbo (Vittorio), Luigi Maria Ferritto (Dario), Giovanna
Mizzone (Olimpia), Fabrizio Sabino (Maresciallo
Ascione), Nicola Fraccastoro (Brigadiere Caiazzo). La regia è
affidata a Luigi Macaro e Francesco Lutri.
Pietro Rossi
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